Chernobyl, se si va nell’Europa dell’Est, nella ex Unione Sovietica, è purtroppo un ricordo ancora vivo e tangibile negli occhi e sulla pelle di quanti si trovavano lì, per sorte o per errore, in uno degli incidenti micidiali che si siano mai verificati in Europa. Forse più di un terremoto, più di un vulcano, più dello scoppio di una improvvisa pandemia.
La mini-serie tv, composta da sole cinque puntate e andata in onda nel 2019, ha il grande merito di aver riavviato il dibattito su Černobyl’ e di aver reso onore a quanti, nell’incidente e negli anni immediatamente successivi, fino ai giorni nostri, hanno perso la vita a causa dello scoppio della centrale nucleare. Quali sono le curiosità più ricercate dagli utenti, dopo aver visto la serie?
Quando è successo l’incidente di Chernobyl?
L’una, ventitré minuti, quarantacinque secondi. È l’ora zero di Chernobyl. L’incidente si è verificato, appunto, nella notte del 26 aprile del 1986. Si tratta del più grande incidente nucleare mai verificatosi in una centrale, il cui livello di catastrofe ha ottenuto il massimo della Scala Ines, ovverosia 7. Le cause dell’incidente furono individuate in gravissime mancanze del personale tecnico e dirigenziale, problemi della struttura e della progettazione dell’impianto, errata gestione economico-amministrativa.
L’incidente scaturì da un errato test di “sicurezza” in cui il personale violò varie norme di sicurezza, causando l’aumento della potenza di temperatura del nocciolo del reattore n.4 della centrale, causando di conseguenza scissione di acqua in idrogeno e ossigeno.
Dove si trova Chernobyl?
A circa 110 km da Kiev, capitale dell’Ucraina, sorge, ancora oggi, Pryp”jat’. Una città fantasma, nulla più. A circa due km da questa, sorge Chernobyl anche se la centrale era nei pressi proprio di Pryp”jat’. All’epoca dei fatti questa era una città moderna, di circa 50.000 abitanti, un centro politico e culturale per l’ex URSS. Ironia della sorte: il soprannome era la città dei fiori, per le tante aiuole che ne coloravano i luoghi. Oggi, su quegli stessi luoghi, il silenzio circonda uno scenario desolato di morte.
Chi vive a Chernobyl oggi?
Nel giorno dell’incidente, gli abitanti di Chernobyl erano circa 13.000. Dopo il disastro nucleare, ed il tardivo abbandono della città, molti perirono a causa delle scorie radioattive e dei gas respirati. La città, un tempo sede produttiva dell’URSS, è oggi abitata da poco più di 1000 abitanti.
Chernobyl, chi era il presidente russo?
La Russia, al tempo dell’incidente nucleare, non esisteva. C’era, però, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche che, tra le altre, comprendeva anche la Russa. Mosca era il centro del potere politico, economico e sociale. Presidente dell’URSS al tempo del disastro nucleare di Chernobyl era il futuro premio Nobel per la pace Michail Gorbačëv.
Quando tornerà abitabile Chernobyl?
Prima di tornare a vivere in città come Chernobyl e Pripyat bisognerà aspettare migliaia di anni: dai 3.000 ai 20.000 anni, in totale. Questo a causa delle radiazioni che, a più di trent’anni dall’incidente, sono ancora fortemente presenti nella zona, tra terra, piante, falde acquifere, edifici. Per i prossimi millenni, dunque, le due città saranno ancora zone interdette.
Oggi esiste una sorta di turismo, perlopiù non autorizzato, che consente di visitare i luoghi del disastro. Ma visitare ha tra le sue caratteristiche la brevità della durata. Vivere, in luoghi così, è tutt’altra cosa.
Fonte immagine: IlSole24Ore