game of thrones impatto culturale

È innegabile, Game of Thrones ha avuto un potente impatto culturale che va oltre il semplice intrattenimento. In grado di catturare l’attenzione e stuzzicare l’immaginazione, la serie tv si basa su una saga di romanzi scritta da George R.R. Martin. La complessità dei personaggi, le epiche battaglie e gli intrighi politici si fondono in una narrazione coinvolgente. Ma dietro alla storia che abbiamo potuto seguire c’è tutto un mondo fatto di analisi, ragionamenti e strategie pensate apposta per portare Il Trono di Spade a diventare un’icona del fantasy sul piccolo schermo.

L’impatto culturale di Game of Thrones

Non si è quasi mai visto un tale livello di popolarità nel mondo delle serie tv. Sono rarissime le produzioni che riescono a spiccare così tanto da divenire un vero e proprio simbolo nel loro genere. C’è riuscita Lost, c’è riuscita Game of Thrones, c’è riuscita Stranger Things e The Last of Us sta prendendo quella direzione.

Il Trono di Spade è stata distribuita in più di 170 Paesi e tradotta in oltre una decina di lingue. Ha generato una fanbase appassionata e solida che va oltre il guardare gli episodi. I fan partecipano in modo attivo alle discussioni online, che siano su forum a tema o gruppi social, ci sono fanart apprezzate anche dagli stessi autori e attori della serie. Si sono fatte teorie e speculazioni sulla storia, avrebbe reso giustizia ai libri? Le vicende sarebbero state fedeli a quello che voleva raccontare il romanziere? Ancora oggi nelle fiere dedicate puoi vedere cosplayler interpretare i propri personaggi preferiti.

Simbolo della cultura pop

L’impatto significativo di Game of Thrones sulla cultura popolare è evidente. Molti elementi della serie sono entrati a fare parte della vita quotidiana e del linguaggio comune. L’esempio più eclatante è “Winter is coming“, frase che tutti conoscono, anche chi non ha mai visto neppure un solo episodio. L’influenza su altri prodotti è ben evidente, la vediamo nei libri, nei videogiochi e nelle altre serie tv che ne prendono ispirazione per tentare di avvicinarsi a tale livello di popolarità.

I fan si riuniscono in qualsiasi piazza, dal vivo e soprattutto online. Ogni settimana si organizzavano serate collettive, dove si guardavano gli episodi in gruppo per commentarli in tempo reale. I finali di stagioni diventavano, poi, degli eventi di massa. Tradizione che viene ancora portata avanti grazie allo spin-off House of the Dragon che approfondisce le dinamiche dei Targaryen.

Come Game of Thrones usa lo storytelling

Uno degli aspetti più apprezzati e interessanti della serie è la complessità del suo mondo. Westeros e tutte le terre oltre sono descritte in modo estremamente dettagliato e credibile. Esiste una geografia, una storia e una cultura per ogni continente. Tutto si incastra alla perfezione. Tutto ha un come e un perché. La costruzione di un mondo così articolato ha permesso di immergersi in maniera totale dentro la storia, per un’esperienza travolgente e unica.

La stessa cosa si può dire dei personaggi. Ognuno di loro ha un proprio passato, uno scopo da raggiungere, una personalità che lo contraddistingue con le sue paure e i suoi sogni. Game of Thrones ci fa vedere i percorsi dei personaggi, perché compiono determinate scelte e percorrono specifiche strade.

Affrontando tematiche come la lealtà, la lotta al potere, la redenzione e il sacrificio, la serie regala un livello di profondità visto pochissime volta in produzioni del genere. Ti fa pensare. E non è cosa da poco.

 

(Fonte immagine: got.gtarcade.com sito del videogioco ufficiale in browser)

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