Ieri abbiamo parlato di Doom Patrol, serie tv da vedere dell’universo DC Comics che nasce come spin-off di un’altra serie, amatissima tra i giovani. Trattasi di Titans, un altro capolavoro del DC Universe che ha come protagonista Dick Grayson, futuro Robin, assistente di Batman.

Due stagioni e un successo importante hanno reso Titans un must per gli amanti del genere. Qui scopriamo alcune curiosità.

Titans: una gestazione lunga

Titans è nata come un’idea già nel settembre del 2014. Il progetto iniziale era destinato al canale americano TNT. Ed avrebbe dovuto avere come protagonista Robin che, uscito dall’ombra di Batman, avrebbe preso il nome di Nightwing alla guida di un gruppo formato da Starfire, Raven, Oracolo, Hawk, Dove. TNT ha in seguito spostato la data scelta per l’inizio della produzione: prima al 2015, poi nel 2016.

Solo dopo, nell’aprile del 2017, Titans è stato annunciato assieme alla nuova piattaforma digitale DC Universe, tra i titoli di punta. La produzione, così, ha avuto avvio. Il successo è stato talmente immediato che i vertici di Warner Bros hanno immediatamente rinnovato lo show per due stagioni prima ancora che questo debuttasse ufficialmente.

I personaggi

Chi ha familiarità con Teen Titans vede il ritorno dei classici personaggi che formano il gruppo di supereroi. Robin, ormai adulto, e fuori dall’ombra di Batman per non meglio precisati motivi, è il mentore di Raven, una giovane dai poteri telecinetici e mistici che ha dei problemi di accettazione mentre cerca di sfuggire alle grinfie del misterioso Acolyte, che vuole rapirla. Ad aiutarli c’è Starfire e Beast Boy. Manca Cyborg, “passato” in Justice League. Si introduce una strana coppia, inoltre, formata da Hawk e Dove.

I toni più adulti

Dc ci ha abituati a serie molto più soft, adatte ad un pubblico giovane. Ma Titans è totalmente diverso: l’atmosfera di tutto lo show è estremamente cupa e tutto è dominato da ombre che influenzano gli stessi personaggi. Le scene di lotta e violenza aumentano, e anche i protagonisti risultano essere maggiormente aperti e meno politicamente corretti. Si pensi, in questo caso, al “Fuck Batman” del nostro Robin.

In una sola parola il clima della serie è molto più adulto, il che rappresenta una grossa novità rispetto alle precedenti incarnazioni del nostro team, spesso oggetto anche di serie animate dall’alto contenuto umoristico. Non che anche qui non si trovino scene di humour: nonostante ci troviamo di fronte a personaggi che scappano da qualcosa, i momenti di leggerezza non mancano, così come le battute, spesso sagaci e ironiche.

Fonte immagine: Everyeye

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