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Cosa sai di Battlestar Galactica? Sapevi che si tratta di un remake? Continua a leggere e scoprirai tutti i segreti e le curiosità di una delle serie cult dell’universo fantascientifico. Partiamo dall’inizio.

All’inizio degli anni 2000, David Eick e Ronald D. Moore, rispettivamente un produttore e uno scrittore, iniziarono a lavorare insieme al remake di una serie tv di fantascienza del 1978, Galactica, una serie che gran parte del mondo non sembrava neanche più ricordare.

Attingendo ad alcune delle loro passate frustrazioni narrative, alle paure e alle preoccupazioni dell’America del dopo 11 settembre, i due hanno iniziato a progettare quella che sarebbe diventata una delle serie più acclamate del XXI secolo, nonché una delle grandi storie di fantascienza di tutti i tempi.

Non è stato il primo tentativo di reboot

Le voci sul ritorno di Battlestar Galactica risalgono agli anni ‘80, quando il creatore del franchise, Glen A. Larson, ha promesso insistentemente che, prima o poi, la storia avrebbe avuto una continuazione.

Verso la fine degli anni ‘90, quella promessa iniziò a sembrare un po’ più probabile, anche se forse non nel modo in cui Larson aveva originariamente previsto.

Moore ha dato il via alla serie con un manifesto

Con un nuovo progetto tra le mani e anni di esperienza da cui trarre ispirazione, Moore sapeva di poter realizzare qualcosa di davvero interessante. Il progetto era stato pensato come miniserie per poi evolversi in una vera e propria serie tv.

Per questo motivo, il produttore ha incluso una sorta di manifesto di tre pagine all’inizio della sceneggiatura, un documentato che ora è diventato per i fan una leggenda.

Cambiare il sesso di Starbuck è stato fondamentale

Quando Moore ha iniziato a sviluppare il suo nuovo approccio in Battlestar Galactica, ha cercato un modo per reinventare i personaggi originali. Subito il problema è sorto su cosa fare di Apollo e Starbuck, i due piloti protagonisti della serie originale di Larson.

Il produttore ha visto l’amicizia tra un rigido pilota e l’altro pronto a infrangere le regole come un cliché della televisione. Doveva trovare un modo per aggirarlo e superarlo. Poi gli venne un’idea tanto semplice quanto geniale. Trasformare Starbuck in una donna.

Edward James Olmos è stato un vero leader per tutto il cast di Battlestar Galactica

Edward James Olmos era all’inizio riluttante ad assumere il ruolo dell’ammiraglio William Adama. In parte perché il suo background nel settore della fantascienza proveniva da Blade Runner e perché temeva che la serie non prendesse sul serio la sua storia.

Convinto dalle sceneggiature e dal manifesto di Moore, l’attore si è unito alla serie e ha chiarito subito che non avrebbe tollerato alcuna presa in giro della narrazione dello show, arrivando al punto di riunire il cast e chiedere a tutti di prendere il lavoro che stavano facendo in modo più che serio.

Lo sciopero degli sceneggiatori ha quasi costretto la serie a terminare prima del previsto

Battlestar Galactica era nel bel mezzo della stagione finale, quando arrivò come un fiume in piena lo sciopero degli sceneggiatori, costringendo Moore e i suoi a fermare il lavoro. In quel periodo, l’ultimo episodio pronto era Revelations, in cui i coloni sopravvissuti arrivano sul pianeta che si credeva fosse la Terra, solo per scoprirne uno arido e desolato.

Moore è volato sul set per chiarire che la serie avrebbe dovuto continuare a essere girata il più a lungo possibile, con la speranza che lo sciopero non durasse troppo. Sappiamo poi tutti come è andata a finire.

(Fonte immagine: cult-television)

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