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Una stagione, nove episodi ed un successo planetario: se non l’avete ancora capito Watchmen è un prodotto di assoluto livello, destinato a far parlare ancora per molto di sé. Creata da Damon Lindelof, la serie è ispirata ai fumetti di casa DC Comics.

La produzione, come dicevamo un successo internazionale, ha debuttato in Italia lo scorso mese di ottobre, trasmessa da Sky Atlantic. Mentre si inseguono delle speculazioni su future, seconde stagioni, noi qui abbiamo raccolto cinque curiosità per cui, a nostro parere, Watchmen è una serie tv da vedere.

Watchmen, un mondo di fumetti

Watchmen è una graphic novel, nata e pubblicata alla fine degli anni ’80 dalla DC Comics. Siamo nel 1986 e la serie di fumetti viene distribuita in 12 volumi, ottenendo un successo immediato grazie anche ai toni satirici e destrutturanti con cui veniva rappresentato il mondo dei supereroi.

I fumetti parlano di una storia alternativa degli States, dove i supereroi prima sono fondamentali per cambiare il corso degli eventi, ma poi sono costretti a vivere in clandestinità. La serie tv paga i suoi “debiti” nei confronti dei fumetti.

Watchmen, due mondi a confronto

Fumetti e serie tv si pongono su due orizzonti temporali differenti, ovviamente, ragion per cui parte della critica temeva che la recente produzione sul piccolo schermo potesse rivelarsi alla fin fine un flop. Niente di più sbagliato. Va detto, però, che il fumetto propone un mondo, la serie un altro.

Nel primo, infatti, vediamo sull’azione una generazione di eroi che riesce ad alterare il corso della storia. Su tutti la terribile Guerra del Vietnam e la Guerra Fredda tra Usa e URSS, ambedue vinte dagli States. I fumetti si concludono col Dottor Manhattan che vola su Marte.

La serie, invece, ci riporta alla realtà. Siamo in un 2019 fortemente alterato, a trentaquattro anni dai clamorosi eventi del 1985. Non si tratta, però, di un classico sequel bensì di una espansione, un universo nell’universo.

Ragion per cui sullo schermo viene mostrata una società molto più simile alla nostra, seppur alterata in alcuni fatti storici. E mancante di alcune sue caratteristiche: non esistono i carburanti fossili, smartphone e tablet sono vietati da legge e, appunto, i supereroi sono banditi.

Perché guardare Watchmen

Perché siamo di fronte ad una serie che tiene incollati allo schermo e, per questo, da vedere assolutamente? Le ragioni sono molteplici. A cominciare dalla cura che i produttori hanno riservato alla serie: è ben scritta, registrata in maniera ottimale e vede la partecipazione di attori straordinari.

Poi perché è un prodotto intelligente e per questo irrimediabilmente diverso: anche per questo, forse, una sola stagione potrebbe bastare. Obiettivo della produzione è la curiosità ed è stato pienamente raggiunto. Il pubblico, spesso provocato, è invitato a riflettere, spesso a complicarsi la vita. Si parte da un racconto cult, amato da generazioni e generazioni, e lo si porta ad un altro livello.

La serie è la traduzione di un universo in altre forme narrative, in altri linguaggi. Quindi, altro motivo: Watchmen si può vedere anche senza conoscere il fumetto, spesso richiamato ma non copiato da capo in fondo. Watchmen è il racconto di un mondo diverso, di certo non classico per i supereroi. Per cui la serie, senza troppe banalità, lancia sullo schermo pazzia e tensioni, violenze ed eccessi al fine di indagare le ragioni profonde della natura umana. Tra luce ed oscurità.

Fonte immagine: Wired

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