Decodificare Westworld non è semplice. È un mondo affascinante, complesso, che fonde un’avvincente narrativa con un ritmo che permette di assaporare ogni strato della coscienza, umana e artificiale. La serie debutta così, attirando subito l’attenzione del pubblico. Lo spettatore si ritrova catapultato in una dimensione dove realtà e finzione non si riescono a distinguere e dove la libertà e il controllo sono un paradosso, entrambi costantemente messi in discussione.
Westworld si ispira al film del 1973 con lo stesso titolo. Ambientato in un parco a tema futuristico, questo è popolato da androidi. Vi è, quindi, un perenne confronto tra l’intelligenza artificiale e l’essere umano. Si parla di questioni morali e ci si pone domande esistenziali. Ma cosa c’è sotto? Approfondiamo.
Westworld: le teorie dei fan più famose
Sono tantissime le ipotesi che i fan della serie hanno postato in rete per cercare di capire come funzionasse il mondo messo in piedi dalla mente dei coniugi Nolan. Noi ne abbiamo scelte tre, quelle con il più alto tasso di interazioni ma, soprattutto, quelle che ci sono sembrate più credibili.
- teoria del labirinto
inteso come viaggio all’interno di se stessi. Molti si sono convinti che il labirinto stia a significare il percorso da fare per trovare la consapevolezza di sé. E questo vale sia per androidi che per gli umani.
- teoria del multiverso
salta sempre fuori, un po’ come il prezzemolo. Ma ha senso. Gli eventi si verificano in momenti diversi e c’è un intreccio narrativo che corre tra passato, presente e futuro. Se ci pensi, chi ha elaborato questa teoria non è proprio andato fuori strada.
- teoria della metafora
la rivolta degli androidi per l’autonomia è un po’ una parabola sulla condizione umana e la costante volontà di sentirsi liberi.
Decodificare Westworld: la filosofia narrativa
Al di là delle teorie dei fan, la serie offre una profonda immersione in temi filosofici che parlano di coscienza, esistenza e moralità. Ci porta a pensare su cosa significa essere vivi, su chi siamo e su come i nostri comportamenti determinano il nostro senso di umanità.
La coscienza, in Westworld, viene esplorata molto spesso e fa praticamente parte della trama stessa. Ci si pone domande sull’origine della coscienza, sulla relazione tra la mente e il corpo e ci si chiede se l’intelligenza artificiale possa riuscire a raggiungere un grado di auto-consapevolezza paragonabile alla nostra. È possibile? Lo sarà mai?
Il mondo di Westworld è stato costruito e pensato per dominare gli androidi i quali ora vogliono la loro libertà. È un tema molto importante, questo, perché ci fa vedere fino a dove è disposto a spingere un individuo, umano o artificiale che sia, per riacquistare il controllo su se stesso.
In conclusione, gli autori sono stati bravi a mettere insieme una narrazione veloce ma lineare e una filosofia profonda. Mentre le teorie dei fan cercano di decodificare Westworld, le risposte forse le abbiamo proprio lì davanti agli occhi. Basta imparare a guardare con un occhio diverso.
(Fonte immagine: Amazon)